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Giudice di Pace Manduria – Associazione Forense Messapica: “il tempo delle belle parole è terminato”

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MANDURIA – Gli avvocati dell’Associazione Messapica Forense chiedono le dimissioni dei sindaci di Manduria, Sava, Avetrana e Maruggio, passando così all’attacco, per l’inerzia dimostrata nel voler mantenere attivo l’ufficio del giudice di pace. Le sollecitano con un duro comunicato stampa pervenuto alla nostra redazione nel tardo pomeriggio di ieri 20/04/2015:

E’ passato oltre un mese dal 19 marzo, giorno in cui si teneva l’assemblea promossa da Associazione Forense Messapica, con i Sindaci dei Comuni di Manduria, Avetrana, Sava e Maruggio, gli Operatori Giudiziari ed il Coordinatore dell’Ufficio del Giudice di Pace. In tale occasione i Sindaci Roberto Massafra, Mario De Marco, Alfredo Longo e Dario Iaia dichiaravano pubblicamente la volontà politica delle
proprie Amministrazioni di mantenere l’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria, impegnandosi, tra l’altro, ad inviare una nota congiunta degli Enti al Ministero della Giustizia, finalizzata ad esternare tale volontà, nonché l’avvenuto superamento di alcune fisiologiche difficoltà iniziali nel passaggio di gestione dell’Ufficio Giudiziario, così da scongiurare denegati provvedimenti pregiudizievoli del Ministro.
A.F.M. sollecitava reiteratamente i quattro Sindaci al celere invio della nota al Ministero, e ciò anche con raccomandata trasmessa a mezzo PEC in data 11.04.2015.
Ad oggi però, alla scrivente A.F.M. non risulta che i Comuni abbiano mantenuto fede al pubblico proclamo.
I nostri associati e tutti i cittadini assistono purtroppo, ancora una volta, ad un esempio di cattiva politica, laddove alle propagandistiche parole non seguono gli atti amministrativi.
Oggi il Giudice di Pace di Manduria è sotto la spada di Damocle del Ministero, e ciò nella colpevole inerzia di chi ci governa.
A.F.M. -suo malgrado- stigmatizza la condotta dei Sindaci, che laddove dovesse portare alla chiusura del presidio di giustizia, sarebbe fonte di grave responsabilità politica non solo per l’Ente capofila, Comune di Manduria, ma anche per gli altri tre Comuni.
A.F.M., anche in virtù delle oltre mille firme raccolte e già depositate presso il Comune di Manduria, invita i Sindaci a non ignorare le istanze del territorio, perché il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace di Manduria è un atto doveroso, anche alla luce della più volte sbandierata volontà degli Amministratori in carica.
AFM si chiede se nella sciagurata ipotesi di chiusura del Presidio, il Sindaco di Manduria in primis, ed i sindaci di Avetrana, Maruggio e Sava siano pronti ad ammettere il colpevole fallimento sul tema e rassegnare le dimissioni, sull’evidente presupposto di grave inerzia della politica locale su un tema, quello della giustizia, di fondamentale rilievo per un territorio già martoriato dal governo centrale (leggasi ILVA) e regionale (leggasi scarico a mare).
A.F.M. chiede ai Sindaci fattive e tempestive risposte. Sull’argomento, il tempo delle belle parole è terminato.

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