venerdì 19 Aprile, 2024 - 12:50:59

Truffe ai danni di anziani da parte di sedicenti Carabinieri. Consigli utili dei Carabinieri del Comando Provinciale di Taranto per evitarle.

conferenza anzianiDa un’analisi a livello nazionale è emerso che, nell’ultimo periodo, si è registrato un incremento delle truffe in danno di anziani commesse da malviventi, generalmente due persone, un uomo ed una donna, che si qualificano come appartenenti all’Arma dei Carabinieri. Questo reato, particolarmente fastidioso, viene perpetrato, approfittando della loro buona fede, soprattutto ai danni di persone di età superiore a 70 anni. I truffatori, spesso ben vestiti, dall’aspetto garbato e curato, con abile dialettica e artifizi, raggirano le vittime con pretesti, tentando di farsi consegnare somme di denaro e/o monili in oro, a volte con danni patrimoniali importanti. Il fenomeno non ha fortunatamente un’incidenza particolarmente significativa nel territorio di questa provincia, in cui sono stati registrati solo alcuni episodi, molti dei quali fortunatamente fermatisi a tentativi, ma il Comando Provinciale di Taranto ritiene utile, nell’ottica di un sempre elevato servizio di prossimità al cittadino e di prevenzione, affrontare il tema e fornire suggerimenti su come difendersi dai truffatori con accorgimenti semplici, che possono, nel concreto, fare la differenza dinanzi ad un tentativo di truffa.
Il modus operandi utilizzato dai sedicenti Carabinieri non assume connotati standard ma, nella maggior parte dei casi, si declina in un contatto telefonico nei confronti della vittima in cui i malfattori si presentano come appartenenti all’Arma dei Carabinieri e riferiscono che un prossimo congiunto del malcapitato è rimasto coinvolto in un sinistro stradale; nella circostanza, a volte precisano che il veicolo con il quale circolava il familiare era risultato sprovvisto di copertura assicurativa. A tal proposito, prospettando una denuncia penale, i truffatori intimano alla vittima, per scongiurarla, il pagamento di una somma di denaro da consegnare ad una terza persona che, poco dopo, si presenta presso la sua abitazione per la riscossione. Per non cadere in questi raggiri, spesso è sufficiente prendere alcune precauzioni e il seguente decalogo può essere utile:
evitare di chiamare utenze telefoniche fornite dai sedicenti Carabinieri perché dall’altra parte potrebbe esserci un complice;
se possibile recarsi direttamente presso la più vicina caserma dei Carabinieri per accertare la veridicità di quanto dichiarato dall’interlocutore;
accertarsi dell’identità dell’interlocutore e, specialmente nei casi in cui i sedicenti Carabinieri si presentano a casa, farsi mostrare il tesserino di riconoscimento rammentando comunque che le Forze di Polizia, quando si presentano a casa delle persone, hanno uniformi e veicoli con scritte riconoscibili;
evitare di aprire la porta agli sconosciuti e non farli entrare in casa, anche se si presentano distinti, eleganti e gentili, soprattutto se in quel momento si è da soli;
non mandare i bambini ad aprire la porta e, comunque, prima di aprire, controllare dallo spioncino e se si ha di fronte uno sconosciuto, aprire con la catenella attaccata;
non consegnare soldi a sconosciuti che dicono di essere Carabinieri perché i Carabinieri non chiedono mai la consegna di somme di denaro e, in ogni caso, solo utilizzando i bollettini postali si ha un sicuro riscontro del pagamento effettuato;
non mostrare mai denaro oppure oggetti preziosi.
In ogni caso, per dirimere eventuali dubbi o sospetti, telefonare immediatamente al 112 o, ancor meglio, recarsi presso la caserma dei Carabinieri più vicina.
Anche l’Arma tarantina, come accade a livello nazionale, sta tenendo specifiche iniziative di sensibilizzazione sull’argomento con un ciclo di conferenze rivolto alle persone della terza età e finalizzato ad orientarle su come meglio difendersi dal fenomeno delle truffe. Le conferenze, svolte nelle parrocchie e nei centri per anziani, anche con il supporto dei militari dell’Associazione Nazionale Carabinieri, hanno l’obiettivo di sensibilizzare sulle indicate modalità con cui i truffatori ingannano le loro vittime, nonché quello di fornire utili consigli che si possono trovare anche consultando il sito www.carabinieri.it all’interno del quale il Comando Generale dell’Arma ha predisposto un link dedicato alla tematica.

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