venerdì 29 Marzo, 2024 - 7:57:11

Forse anche Maruggio meriterebbe l’assessore delle piccole cose

Riceviamo e pubblichiamo:

formicaGentile redazione,

qualche anno orsono è apparso sulla Repubblica un articolo su Chiaverano (http://www.repubblica.it/2009/11/sezioni/cronaca/piccole-cose/piccole-cose/piccole-cose.html), un piccolo comune Piemontese che si è dotato di un Assessore alle Piccole Cose, nato dalla necessità di intervenire rapidamente per risolvere piccoli problemi di tutti i giorni che non possono aspettare ( una lite fra vicini, la richiesta di pagare a rate la tassa sul pattume, un tratto di scala senza protezione, manca una luce …).

Negli ultimi anni, in un mondo dove i mezzi di comunicazione sono aumentati a dismisura, dove la tendenza dei comuni è di aumentare il numero delle deleghe per coprire tutte le necessità di una città, i cittadini chiedono un contatto diretto (telefonico o di persona) per spiegare una problematica che non può aspettare ma che richiede una spiegazione a voce e una risposta rapida.

Sicuramente  Maruggio non ha esattamente bisogno di un Assessore alle Piccole Cose (anche se l’estate scorsa ho visto un’assessore fare qualcosa di simile) ma di una figura di riferimento per i problemi di tutti i giorni e nelle deleghe forse serve che qualcuno inserisca la voce “Normalità”.

Lo scopo dovrebbe essere quello di dare pronta e tempestiva risposta alle segnalazioni pervenute da parte di tutta la cittadinanza, l’”Ufficio della normalità” dovrebbe essere il punto di raccolta degli input e delle segnalazioni provenienti dai cittadini e dovrebbe aggiornare e verificare periodicamente un vero database di gestione delle segnalazioni e dei reclami, verificare costantemente lo stato di attuazione.

L’ufficio dovrebbe essere a disposizione dei cittadini per accogliere ed intervenire in merito alle segnalazioni di piccole ma importanti problematiche, disfunzioni e guasti, ad esempio: il malfunzionamento dei cassonetti; la manutenzione dei giardini; la potatura delle piante; guasti all’illuminazione; la segnaletica; un fosso intasato; una buca apertasi improvvisamente; insomma tutte quelle cose che dovrebbero far parte di un normale capitolato dei servizi, ma che in effetti se lasciate al normale tran tran non producono gli effetti dovuti.   Può sembrare una banalità ma se qualcuno si assumesse l’impegno di rispondere puntualmente ad alcune richieste, segnalazioni dei cittadini andando di persona, in brevissimo tempo, a verificare il problema forse si ridurrebbe la distanza tra la politica e il cittadino.

Anche perché uno dei compiti di una amministrazione è la risoluzione di tutte quelle piccole disfunzioni che influenzano la vita quotidiana dei cittadini è dunque necessario “attuare” il più forte impegno a dialogare con noi stabilendo un rapporto di collaborazione.

C’è bisogno di un punto di riferimento istituzionale che raccolga le istanze, le lamentele, le proposte relative a quelle problematiche non insormontabili ma che necessitano di una pronta risposta.Occorre poter dare delle risposte immediate a chi bussa alla porta della pubblica amministrazione; anche se la richiesta non potrà essere espletata nell’immediato, il cittadino va rispettato e gli si devono fornire le motivazioni relative a eventuali ritardi o disfunzioni che potrebbero verificarsi.

La soluzione potrebbe essere quella di mettere a disposizione un telefono cellulare di riferimento o una segreteria telefonica disponibile 24h/24h ma con l’impegno da parte dell’ ”Ufficio della normalità” di richiamare il cittadino entro 48h per verificare la problematica e di pubblicare in trasparenza sul sito del Comune le richieste con le risposte date dall’amministrazione.

Qualcuno potrebbe dire « a breve ci sarà l’ app sul cellulare diverrebbe un doppione », ma quanti cittadini di età oltre gli ‘anta sanno usare uno Smartphone o peggio ancora lo posseggono?

Firmato: un cittadino “normale” che non ha lo smartphone.

 

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