venerdì 29 Marzo, 2024 - 11:05:32

Fortezze e Castelli di Puglia: Il Castello ed il Palazzo Marchesale di Galatone

Con molta probabilità Galatone possedeva già una prima fortificazione in epoca normanna, eretta su una preesistente struttura difensiva bizantina o addirittura romana. Non si trattava sicuramente di una vera e propria cinta muraria in pietra, quanto piuttosto di un vallo con una palizzata lignea, a protezione di una torre in muratura. La struttura fu sicuramente investita, come tante altre in Puglia, dalla furia devastatrice di Guglielmo I de Hauteville detto il Malo, durante la guerra da lui condotta contro i feudatari ribelli, in particolare suo cugino Tancredi de Hauteville Conte di Lecce.
Successivamente, durante la dominazione sveva fu avviata la costruzione di un castello, per volere della famiglia Gentile di Nardò, infeudata della Signoria di Galatone direttamente da Federico II. A tale epoca sarebbero attribuiti alcuni reperti murari rinvenuti durante alcuni lavori di restauro all’interno delle facciate del palazzo.
Su tale nucleo, sotto la dominazione angioina, venne edificata l’imponente torre a pianta tronco-piramidale interamente scarpata alla base e cubica nella parte superiore che, ancora oggi è possibile ammirare, le cui forme e linee sono quelle sobrie ed essenziali dell’architettura militare dell’epoca.
Nel XVI secolo per volere della famiglia Squarciafico, feudataria di Galatone, fu edificato accanto alla torre il Palazzo Marchesale, che venne addossato alla stessa attraverso un muro corredato di uno sfarzoso portale rinascimentale. Molto elegante nel prospetto, il Palazzo Marchesale è ulteriormente aggraziato ed alleggerito da finestre decorate con motivi floreali di epoca tardo – cinquecentesca ed allo spigolo ovest della facciata campeggiano scolpiti i blasoni delle famiglie succedutesi nella Signoria: Squarciafico, Pinelli, Pignatelli e Grillo. Il palazzo è collegato alla torre attraverso un ponte in muratura a doppia arcata che corre sopra il muro ed il portale.
Gli ambienti interni, gravemente danneggiati a causa del sisma che colpì il paese nel 1743, provocando il crollo dell’ala settentrionale della struttura, prevedevano scuderie, stalle, magazzini ed alloggi della servitù al pianterreno, mentre il piano nobile era adibito a residenza dei Signori.

Cosimo Enrico Marseglia

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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