Centro massaggi con «extra». I Carabinieri della Tenenza di Terlizzi hanno posto i sigilli al centro estetico Aloha alla periferia della città nel quale, oltre ai classici massaggi rilassanti, le operatrici praticavano ai clienti prestazioni sessuali a pagamento.
Ragazze con indosso solo pochi capi di biancheria intima, effettuavano prestazioni sessuali a pagamento, a favore di clienti occasionali. È questa la scoperta fatta dai Carabinieri della Tenenza di Terlizzi, insieme ai colleghi della Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta, nel pomeriggio di lunedì, in un appartamento di Terlizzi.
Un continuo andirivieni di uomini, tutti di mezza età, aveva destato sospetti sulla la reale attività svolta all’interno del nuovo centro benessere Aloha, da poco aperto a Terlizzi, in un appartamento sito al secondo piano di un palazzo. La responsabile, una 50enne originaria di Corato, aveva subito pubblicizzato il centro su diversi siti internet e nel contempo era comparsa una offerta di lavoro: richiedesi abile massaggiatrice.
Il sentore che dietro l’attività di centro massaggi si nascondesse la gestione di una vera e propria “casa d’appuntamento”, è stata confermata dall’attività messa in atto dagli investigatori. Le indagini hanno portato all’arresto ai domiciliari della titolare del centro massaggi, una donna terlizzese residente a Corato. Tra i vari reati contestati, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione ed esercizio di casa di prostituzione.
Il blitz dei Carabinieri all’interno del locale è avvenuto lunedì scorso, a conclusione di una serie di indagini iniziate con il monitoraggio di alcuni annunci web di siti erotici e diversi controlli del territorio con attività specifiche di contrasto alla prostituzione. Dopo una serie di verifiche e appostamenti in zona, coordinate dal tenente Valter Crugliano, i militari sono intervenuti nel centro dove state trovate la proprietarie e due massaggiatrici italiane in compagnia di alcuni clienti, tra i 30 e i 60 anni, provenienti anche da fuori regione.
Infatti, si appurava che i massaggi erano eseguiti in piena nudità, con il probabile fine del raggiungimento di un “piacere finale”. Inoltre, che, all’interno del centro, le dipendenti, senza indumenti addosso, si adoperavano per soddisfare le esigenze dei clienti, non compiendo atti sessuali completi, ma “avvalendosi delle loro capacità di massaggiatrici”.
Le prestazioni sarebbero state pagate alle massaggiatrici di turno, alle quali veniva corrisposto una percentuale del 25%, dietro rilascio di regolare fattura. Un massaggio poteva arrivare a costare anche 130 euro. A disposizione per loro un vero e proprio menu con il tipo di massaggio «speciale» da scegliere e tariffe variabili dai 100 ai 150 euro.
L’immediato intervento di personale dei Carabinieri e della Guardia di Finanza che, entrando all’interno del centro, ha colto sul fatto due operatrici, con rispettivi clienti, che non potevano far altro che ammettere le loro responsabilità, raccontando quanto accadesse, in realtà, all’interno di quel così tanto richiesto beauty center.
Nelle operazioni, infatti, è intervenuta anche la Guardia di Finanza della Tenenza di Molfetta per gli accertamenti fiscali sull’attività del centro: i militari del tenente Chiara Iale stanno procedendo all’analisi delle scritture contabili per l’accertamento di ulteriori illeciti di natura fiscale.
Sottoposti a sequestro macchinari e prodotti utilizzati nell’attività. La 50enne maitresse, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria tranese, che dirigeva tutte le fasi delle indagini, è stata tratta in arresto e ristretta presso la propria abitazione in attesa del giudizio.
www.terlizziviva.it
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