Piccole produzioni, grandi emozioni: il Salento vitivinicolo conquista Micro Mega Wines con il Marròcu e lo Supremo Riserva
Verona, 6 aprile 2025 – In un’edizione del Vinitaly sempre più attenta alla qualità, all’identità territoriale e al racconto del vino come espressione culturale, la mia visita alla Hall C – Micro Mega Wines è stata un’esperienza particolarmente significativa. In questo spazio curato nei minimi dettagli, interamente dedicato a piccole realtà vitivinicole italiane, ho scoperto una gemma del Sud: la Commenda Magistrale – Cantina Produttori di Maruggio.
“Piccolo è bello” è il motto che guida Micro Mega Wines, e mai come in questo caso ha trovato piena conferma. La cantina maruggese, con i suoi vini prodotti in quantità limitata ma dalla forte identità, si è distinta per eleganza, autenticità e profondo legame con il territorio salentino.
Fiore all’occhiello dell’azienda è senza dubbio il Primitivo di Manduria DOC Supremo Riserva, un vino di grande struttura e personalità, che ha catalizzato l’attenzione durante le degustazioni. Prodotto da uve Primitivo 100%, coltivate in terreni rossi dell’area orientale di Taranto, secondo metodi biologici e biodinamici, questo vino nasce da vigneti ad alberello con una media di 20 anni d’età. La raccolta avviene manualmente a fine agosto, inizio settembre, con una resa contenuta di 70-80 quintali per ettaro, a garanzia della qualità.
Il risultato? Un vino dal colore rosso granato con riflessi rubino, che al naso regala profumi intensi di confettura di ciliegia, mora e lampone, accompagnati da note speziate di caffè, pepe e cioccolato. In bocca è pieno e rotondo, con tannini vellutati, una struttura fine ed elegante e una lunga persistenza aromatica. Dopo un affinamento in barrique per 12 mesi, esprime tutta la sua complessità servito tra i 16° e i 18°C, perfetto in abbinamento con primi piatti al sugo di carne, selvaggina, carni rosse arrosto, formaggi stagionati e funghi.
Ma degno di menzione è anche un’altra etichetta che ha suscitato grande interesse tra i visitatori: il Marròcu – Primitivo di Manduria DOP biologico, una novità che rappresenta con fierezza la nuova visione della cantina. Anche in questo caso si tratta di un Primitivo 100%, coltivato su vigneti ad alberello e alberello appoggiato di circa 20 anni, con una resa di 70-80 quintali per ettaro.
Versato nel calice, Marròcu si presenta con un intenso rosso granato profondo. Il naso è avvolto da fragranti sentori di confettura di mirtilli, tamarindo e un elegante finale balsamico. In bocca il vino si distingue per un profilo pieno, avvolgente e di lunga persistenza, perfetto per accompagnare primi piatti al sugo di carne – e se passate in Salento, le tradizionali orecchiette al sugo di pezzetti di carne di cavallo sono un abbinamento imperdibile – così come selvaggina, arrosti di carni rosse e formaggi stagionati a pasta dura.
Inserita in un contesto d’eccellenza come quello curato da Ian D’Agata – tra i principali esperti di vino italiano a livello internazionale – la presenza della Commenda Magistrale ha saputo raccontare al meglio non solo il vino, ma anche la storia e l’anima di un territorio.
In un Vinitaly dominato da grandi numeri e stand spettacolari, la Hall C di Micro Mega Wines è stato un luogo prezioso, quasi sospeso: uno spazio dove il vino torna a essere artigianato, racconto, e soprattutto emozione.
Un viaggio breve ma intenso nel cuore del vino italiano più autentico, e una tappa obbligata per chi cerca l’eccellenza nei dettagli.
Fernando Filomena