martedì 19 Marzo, 2024 - 3:59:01

Bari – Psichiatra uccisa dal suo paziente con 28 coltellate

labriola_paola_facebook--400x300Bari – Choc questa mattina al Sim – Servizio di igiene mentale di Bari. Una dottoressa di 53 anni, Paola Labriola, è stata uccisa da un suo paziente nei locali di via Tenente Casale, nel rione Libertà. La donna, madre di due gemelli, è stata colpita da 28 coltellate alle spalle con un coltello da cucina . L’uomo è in stato di fermo. Sul posto sono intervenuti gli agenti delle Volanti.

A quanto si apprende il presunto autore del delitto si chiama Vincenzo Poliseno, ha 44 anni ed era andato già quattro volte, di sua iniziativa, nelle sedi del Sim. In quelle occasioni sarebbe stata la stessa vittima a seguire il suo caso. E’ accusato di omicidio volontario.
Sconvolta la città e i colleghi della dottoressa. Il sindaco di Bari Michele Emiliano ha proclamato il lutto cittadino nel giorno dei funerali. ‘”Questa donna straordinaria oggi ha subito un martirio vero e proprio, un martirio mentre lavorava. Un evento di una gravità smisurata che la città non puo’ ignorare perché riguarda tutti e che dimostra l’esistenza di rischi enormi per qualunque ufficio pubblico, sanitario o legato alla gestione del disagio e della malattia”. Per questo “ho convocato il comandante della polizia municipale e disposto che due agenti sorveglino i due Sim aperti”. Si tratta di una ”misura di rispetto – ha spiegato – nei confronti dei colleghi e delle colleghe di Paola Labriola che hanno deciso di continuare il loro lavoro, nonostante quello che e’ accaduto, a favore dei tanti pazienti che oggi, distrutti dal dolore, piangono la morte della loro dottoressa, in quanto uniti da un legame profondissimo”.
Presente sul posto anche l’assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Elena Gentile. “Il personale medico lavora in condizioni oggettivamente difficili e pericolose”, ha affermato, sottolineando di aver convocato per domani alle 10.00, presso l’assessorato, tutti i direttori generali delle Asl.
“Profondo dolore” per la morte della psichiatra ha espresso il presidente della Federazione degli Ordini dei medici (Fnomceo), Amedeo Bianco. “Questo caso purtroppo – spiega all’Adnkronos Salute Bianco, senatore nelle file del Pd – ci ricorda che al di là del problema di sicurezza dei pazienti, che sicuramente è importantissimo, esiste anche un problema di sicurezza degli operatori, soprattutto quelli più esposti a manifestazioni – seppure rare, limitate ed eccezionali – di aggressività”.
Sul piede di guerra i medici pugliesi. “In Puglia le aggressioni ai medici sono quotidiane o quasi. Per questa ragione, come Ordine professionale avevamo già chiesto al Prefetto di rafforzare le misure di sicurezza su territorio. Ovviamente la tragedia di oggi era imprevedibile e ci lascia sgomenti. L’intera classe medica di Bari è sconvolta”. afferma Filippo Anelli, presidente dell’Ordine dei medici di Bari.
“Tutti i medici baresi sono vicini alla famiglia – aggiunge – e come Ordine faremo la nostra parte per sostenere i congiunti, in particolare i figli”. Anelli descrive un clima particolarmente conflittuale nei confronti dei professionisti nella regione. “Una situazione legata – precisa Anelli all’Adnkronos Salute – al difficile clima sociale che mette a dura prova anche le relazioni con i professionisti. Per questo ho chiesto al Prefetto di aumentare i sistemi di protezione nei confronti dei medici. C’è una situazione davvero difficile in alcuni settori della professione, molto esposti ad aggressioni”. Come Pronto soccorso, l’emergenza e le Guardie mediche, settore quest’ultimo che proprio in Puglia ha pagato un prezzo altissimo, con la morte oltre 10 anni fa della dottoressa Maria Monteduro, uccisa a Castrignano del Capo durante il suo turno di lavoro.

Fonte: Adnkronos/Ign

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