sabato 05 Ottobre, 2024 - 7:18:32

Dimissioni del presidente della Repubblica. Dopo l’opera Renzi, Napolitano deve andare a casa

clip_image001Napolitano ci spieghi dove sta la differenza tra il Governo Letta e quello Renzi? Si abbia il coraggio di chiedere le dimissioni del Presidente della Repubblica, non ha più la maggioranza che lo ha eletto: se c’è democrazia in un Paese è un atto dovuto. Di Pierfranco Bruni

Perché la democrazia non è rappresentativa? Perché il Presidente della Repubblica Italiana è stato incoronato Imperatore per volontà di un popolo di eletti, in parlamento, che non ha la stessa maggioranza che ha permesso, a furor di parlamentari, non tutti meno male, di rinominare a Presidente lo stesso che aveva governato il precedente settennato. Caso unico in Italia.
Grosse responsabilità di Berlusconi. Perché non è mai stato comunista, non lo è, non è di sinistra. Eppure ha fatto votare per Napolitano Imperatore pensando che…
Sarebbe stato molto meglio non impallinare Prodi. Magari sapevamo con chi avevamo a che fare. Ci saremmo attrezzati come ai tempi di Aldo Moro, anche se Moro, nonostante le sedute spiritiche, ne è uscito mortoammazzato.
Qui, ormai, il fatto presenta una gravità inaudita sia dal punto di vista politico che istituzionale.
Napolitano ci ha tolto la speranza di credere nelle Istituzioni e il Pd ci ha fatto capire (anzi ci ha imposto la sua posizione a noi italiani tutti) che si governa con la dittatura delle sole primarie abolendo le libere elezioni. È la dimostrazione che il popolo deve essere un popolo bue. Ma non lo è.
Ci fanno credere che il Governatore dell’Italia disunita ha manifestato un Governo dalle larghe intese. Ma quale intese? E perchè mai larghe? Intese tra chi? Cosa rappresenta e chi rappresenta il Nuovo Centro Destra?
Guardiamoci intorno per chiarire la questione e sondiamo con o senza la individuazione delle percentuali. E poi perché usare il termine Destra? Alfano non è mai stato di destra, Lupi è espressione di Cl., la Lorenzin non so se ha mai avuto contatti con la Destra. Ma tutti e tre cosa hanno di politica di destra? Nulla. Completamente alcuna storia. Usare la Destra nella loro sigla – logo è illegittimo.
Ma come nasce il Governo Renzi?
Da una violazione della legittimità della politica. Perché in politica quando viene colpita la democrazia si tocca l’etica anche del concetto di libertà del cittadino. È stata defraudata la libertà della cittadinanza al voto del cittadino. E poi mi sembra proprio il Governo dei vinti nella strategia elettorale uscita dalle urne.
Sapete perché? Renzi non è espressione di un elettorato popolare attivo, l’ho già ribadito in altre occasioni, i montani che hanno indicato ministri sono stati sconfitti, i casiniani idem, il Pd non ha vinto la partita che pensava di avere in mano, gli alfaniani si trovano in Parlamento grazie alla volontà di Berlusconi. Questa è la pura verità.
Napolitano, ribadisco, si ritrova a dirigere un Impero in decadenza grazie al “pregiudicato” Berlusconi. Insomma siamo al tragico, ma anche alla farsa. E il cittadino resta a guardare. Cosa? Le stelle di Cronin?
Ho visto i personaggi ministri sfilare ad uno ad uno. Sfilano. Magnifica sfilata.
Quali sono i meriti di questi signori?
Quali le qualità?
Quali le specializzazioni?
Quali i titoli?
Leggiamo i loro curriculum come si fa prima di essere assunti in qualsiasi Azienda?
Sfilano e mi auguro per poco.
Non voglio un Governo di tecnici della Bocconi, dopo Monti, mi raccomando agli sciamani. Ma non accetto neppure un Governo fatto da una politica di piccoli passi.
Forse Renzi era convinto di rinnovare la Giunta del Comune di Firenze o di essere ritornato a Presidente della Provincia.
Siamo mal ridotti. Chi ci toglierà da questo impaccio?
Grillo, ti faccio una supplica da laico e una proposta semplice semplice: smettila con l’antipolitica. Comincia a fare politica in modo armonico e forte.
Berlusconi non avere tremori e timori: vai avanti con un’opposizione dura.
Fratellini italiani battete un colpo serio senza l’ironia di consegnare la tessera elettorale.
Si ricominci con la politica pesante e non con la leggerezza del pressappochismo e della debolezza del pensiero.
Occorre subito un atto di sfiducia nei confronti del Presidente Napolitano. Mettiamo alla prova lo Stato democratico con serena scelta liberale.
Resto della convinzione che dopo le dimissioni di Letta si sarebbe dovuto dimettere anche il Presidente della Repubblica. Dovrebbe, comunque, spiegarci, egli che è garante dello Stato Italiano e Unitario, qual è la differenza tra il Governo Letta e quello Renzi.
Non ci sono giustificazioni e dopo la caduta della maggioranza bulgara che lo ha eletto avrebbe dovuto parlare al popolo sovrano con chiarezza.
Non siamo in una democrazia reale. Ma siamo ancora popolo bue?

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