Un “fil rouge”, anzi un italianissimo “Filorosso” per raccontare la storia, l’arte e l’artigianato di un territorio!
Si terrà alle ore 18.00 di sabato 25 febbraio, in via Vittorio Emanuele II n.9 a Roccaforzata, il percorso esperienziale “Filorosso” organizzato dalla rete “Salento delle Murge”, evento con ingresso gratuito (info 377.3570479).
La manifestazione si presenta come un autentico concentrato di storia, bellezza, arte, artigianato ed enogastronomia che coinvolgerà i partecipanti.
La serata sarà allietata artisticamente dalle performance musicali di Susanna Curci all’arpa, strumento dalle sonorità suggestive e romantiche, e dalla mostra di quadri di Elisabetta Lenti che per dipingere utilizza la tradizionale tecnica ad olio e quella innovativa con il vino primitivo.
Sarà anche allestita una mostra con alcuni abiti della collezione privata della nobildonna leccese Maria Elisabetta Capurso vedova Erroi che, alla venerabile età di 95 anni, interverrà all’evento. Si tratta, in particolare, di tre abiti da sposa appartenenti a sue antenate, databili tra la fine dell’800 e i primi del 900, e della sua collezione di cappellini indossati in varie occasioni!
Una degustazione di eccellenze della enogastronomia del territorio, aziende aderenti alla rete “Salento delle Murge”, concluderà la manifestazione
Clou dell’evento sarà il percorso esperienziale “Filorosso” che, come si addice a un autentico “fil rouge”, in una magica serata unirà l’arte della pittrice Elisabetta Lenti e l’alta sartoria artigianale di Antonella Corallo e sua figlia Agnese: sotto gli occhi dei partecipanti con spilli e stoffe preziose saranno creati abiti traendo ispirazione dalla elegante figura femminile che Elisabetta Lenti, ispirandosi a sua volta a una statua, starà dipingendo con il pennello sulla tela utilizzando il vino Primitivo.
La pittrice terminerà poi l’opera dipingendo con le sole dita, creando così un’esperienza vissuta attraverso il tatto nella quale coinvolgerà i partecipanti facendo provare anche a loro questa esperienza tattile sul suo quadro!
Attraverso le sue opere, infatti, Elisabetta Lenti vuole riportare in vita le statue attraverso il senso del tatto, il primo che si sviluppa all’interno del grembo materno, nonché attraverso il vino che rappresenta il nostro legame con la “madre terra”. L’artista crea così uno stretto legame tra terra e essere umano.
Il progetto della rete “Salento delle Murge” è stato “sposato” dalla Regione Puglia che lo sostiene attraverso il PSR Puglia 2014/2020 (Misura 16 – Sottomisura 16.3.2 “Creazione di nuove forme di cooperazione per lo sviluppo/la commercializzazione dei servizi turistici”).
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