Faggiano, arrestato il presunto autore dell’omicidio dell’ingegnere tarantino.

FAGGIANO – Nella notte appena trascorsa i carabinieri del comando provinciale di Taranto hanno arrestato il presunto autore dell’omicidio dell’ingegnere fotovoltaico di 43 anni, ritrovato ieri mattina senza vita nelle campagne di Faggiano. Si tratterebbe di un pregiudicato savese con precedenti per droga.  Si è chiusa con successo e in breve tempo, quindi, una delle più brutte pagine nere della città di Taranto. La prima difficoltà degli investigatori è stata quella di non sapere le generalità della vittima. Ad aiutarli a dare un nome a quel cadavere sconosciuto, senza vestiti, né documenti, è stata la sua auto, una VW Tiguan, ritrovata in un’altra zona rurale isolata a 3 Km da Faggiano. Il primo importante aiuto è stato fornito dalle telecamere del sistema di video sorveglianza della stazione fotovoltaica che inquadravano proprio il punto dove è stato trovato il cadavere. Potrebbe essere proprio quello il primo errore dell’assassino o degli assassini. Secondo le ipotesi investigative il movente sarebbe riconducibile ad una rapina finita tragicamente. Il rapinatore, secondo questa ricostruzione, avrebbe costretto l’ingegnere a portarsi con l’auto in quella zona deserta con l’intenzione di derubarlo. E’ in corso una conferenza stampa presso la sala briefing del Comando provinciale carabinieri di Taranto, nel corso della quale verranno illustrati i dettagli dell’operazione.

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