Al posto del classico Spaghetto alle vongole, i più attenti a leggerezza, gusto e salute quest’anno in spiaggia sceglieranno la pizza! Con i suggerimenti del pizzaiolo Due Spicchi Gambero Rosso, tutto quello che c’è da sapere per proporre una pizza equilibrata, sana e irrinunciabile da gustarsi fronte mare. L’orario perfetto? Tra le 12.00 e le 13.00!

Che ci sia più o meno affluenza turistica in spiaggia lungo i litorali italiani quest’anno, nei fine settimana e in festività come Ferragosto gli ombrelloni aperti a proteggere dal sole e i lettini riservati non mancheranno! Chi si rilassa in famiglia, chi si concede una fuga con gli amici, chi è alla ricerca di un momento di relax estivo tra brezza marina, tintarella e… gusto!
A pochi giorni da Ferragosto, chiediamo: cosa mangeranno italiani e stranieri nella pausa pranzo ideale tra un bagno e l’altro, fronte spiaggia? La risposta è: la pizza!
Considerata dalla maggior parte un pasto “riservato più alla cena”, la pizza dimostra invece di essere più versatile di quanto l’opinione comune pensi, e una soluzione ideale per il break a mezza giornata fronte mare.
Parola di Michele Lococciolo, pizzaiolo Due Spicchi Gambero Rosso a Monopoli, noto per la sua Apulian Pizza che ogni sera conquista gli ospiti della sua Il Tronco.

Michele, la pizza in spiaggia a pranzo diventa un’alternativa più che concreta al classico Spaghetto alle vongole. Ma che caratteristiche deve avere ad esempio l’impasto, per una pizza perfetta da gustare d’estate al mare, anche a pranzo?
Prima di tutto deve essere leggero e digeribile. Appesantirsi a metà giornata, vicini alle ore più calde, può rendere difficile la digestione.
Ecco perché, ad esempio, ad un impasto medio che si aggira tra i 230 e i 250 g è preferibile scegliere palline di peso inferiore… Penso alla nostra Apulian Pizza, che con i suoi 150 g d’impasto è più digeribile, anche per un metabolismo rallentato dalle alte temperature.
Penso anche a un impasto diretto e controllato nella lievitazione: la fermentazione in questo caso è ottimale, si abbassano di molto i rischi di gonfiore post-pasto tipici di chi esagera nelle giornate afose.
E quali, invece, i topping ideali per non appesantirsi e restare idratati?
Il nostro consiglio è di evitare salumi grassi e formaggi stagionati, puntando invece su topping più freschi.
Partiamo dai pomodorini. Possono essere una valida alternativa alla passata di pomodoro classica, sono ricchi di acqua e sali minerali, perfetti per reintegrare durante una giornata di mare.
Come base, meglio la mozzarella fiordilatte o la stracciatella fredda, delicate, fresche, da aggiungere anche a crudo dopo la cottura, un’ottima alternativa alla mozzarella di bufala, molto più intensa.
Anche le verdure grigliate sono dei must durante l’estate: zucchine e melanzane sono leggere, saporite, di stagione e si prestano ovviamente bene alla cottura al forno. Per i più creativi, anche pizze che abbinano frutta dolce a formaggi freschi come la robiola o il caprino possono essere un’opzione interessante: accoppiate come i fichi col crudo o le pesche con il caprino danno quel bilanciamento dolce-sapido che conquista senza appesantire.
Per chi desidera qualcosa di più sfizioso? O qualche asso nella manica per rendere più attrattiva la sua pizza?
Già che siamo al mare… tonno al naturale, la proteina che non può mancare, col suo gusto delicato e senza eccesso di oli o grassi. Le acciughe anche, intense e sapide, ma senza esagerare per non sovraccaricare di sale, o ancora, lo spada affumicato, che unisce un sapore marino spiccato a una base leggera.
A dare quel “tocco in più” senza esagerare con l’elaborazione, un filo di olio evo a crudo esalta i profumi e lega i sapori senza alterare la leggerezza del piatto. I suoi grassi “buoni” rendono più facile l’assimilazione delle proprietà nutritive degli ingredienti, pomodoro in primis, e sono digeribili anche con il caldo. La foglia di basilico è perfetta per suggellare il tutto: aromaticità, freschezza e una sensazione quasi dissetante al palato.
Le regole base di una pizza buona, digeribile e perfetta per la spiaggia le abbiamo dettate… Ora però parliamo anche di quel che accompagna la nostra pizza. Meglio birra, bibita o acqua?
Una birra chiara e leggera, come una lager o una blanche, fredda e a bassa gradazione, può andare bene. Anche una bibita analcolica artigianale, magari a base di agrumi e non troppo zuccherata, o per non rischiare dell’acqua frizzante con limone, per restare idratati senza gonfiarsi.
Meglio evitare superalcolici: tendono a disidratare e a togliere leggerezza al pasto, condizionando il pomeriggio di chi li sceglie. Anche le birre corpose, come IPA, doppio malto o stout, più alcoliche e complesse, appesantiscono la digestione, oltre a coprire i sapori delicati di una pizza estiva.
A che ora è preferibile mangiare la pizza estiva abbinata a una birra chiara e fresca?
Il momento ideale è tra le 12.00 e le 13.00, evitando le ore più calde, dalle 13.30 alle 15-30. Così si dà al corpo il tempo per digerire prima del picco del caldo e magari di un tuffo.
Perché dovrei scegliere una pizza leggera estiva piuttosto che altre opzioni, come un piatto di pasta o una bistecca o un pesce al forno?
Non bisogna dimenticare che una pizza, naturalmente ben fatta, è un piatto unico bilanciato. I carboidrati alla base (senza esagerare), il giusto apporto di proteine, le fibre e i grassi buoni, come quelli dell’olio evo.
Se per di più scegliamo di offrire pizze con ingredienti tipicamente estivi, freschi e stagionali, come basilico, pomodorini, tonno e verdure grigliate, allora creo un equilibrio perfetto garantendo leggerezza e gusto allo stesso tempo.