mercoledì 24 Aprile, 2024 - 5:15:56

Fortezze e Castelli di Puglia: Gli scomparsi Casale fortificato e Castello di Balsignano

 

Suggestivo come tutti gli abitati ormai scomparsi ma di cui restano le vestigia diroccate, il casale di Balsignano, insieme al suo castello ed alle chiese rimaste, rappresenta un gioiello di inestimabile valore storico ed artistico. Situato a metà strada fra Modugno e Bitritto, il casale risale all’epoca della dominazione bizantina, precisamente a cavallo fra il X e l’XI secolo, ed il primo atto in cui è citato è una pergamena conservata negli archivi della Basilica di San Nicola a Bari e datata 962. Con ogni probabilità ospitò anche una comunità di monaci basiliani al suo interno

     Da originario centro agricolo e rurale il casale si trasformò in piazza fortificata, probabilmente dopo una prima devastazione subita nel 988, a causa di una violenta incursione saracena. Ricostruito, con l’arrivo dei Normanni venne concesso dal Duca di Puglia e Calabria Ruggero ai monaci benedettini di San Lorenzo di Aversa. Sotto il dominio dei re normanni vennesicuramente eretto un primo nucleo del castello, successivamente ampliato in epoca sveva.

     Nel mese di settembre del 1349 il casale ed il suo maniero furono testimoni di un nuovo scontro bellico, durante la guerra dinastica per il trono del Regno di Napoli fra i d’Angiò ed i d’Angiò – Durazzo, dopo la morte del sovrano Roberto d’Angiò. Ancora una volta, agli inizi del XVI secolo, Balsignano si trovòcoinvolto nella disputa fra Spagnoli e Francesi, sempre per il suddetto trono e, questa volta, venne distrutto.

    Oggi del casale fortificato restano una parte della cinta muraria, munita di feritoie, un muro a secco, le chiese dedicate a San Felice, risalente all’XI secolo, e Santa Maria di Costantinopoli, del XIV, ed infine i resti del castello. Questo si compone di due alte torri a pianta quadrangolare in parte dirute, forse di origine sveva, unite da un corpo di fabbrica centrale che si sviluppa su due livelli. Il tutto è inserito in una cinta sulla quale si apre un portale di epoca posteriore. La parte posteriore del maniero presenta un tratto munito di un contrafforte a scarpa.     

                                                                                                      Cosimo Enrico Marseglia

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Notizie su Cosimo Enrico Marseglia

Cosimo Enrico Marseglia
Nato a Lecce, città in cui vive. Ha frequentato i corsi regolari dell’Accademia Militare dell’Esercito Italiano in Modena e della Scuola di Applicazione dell’Arma TRAMAT presso la cittadella militare Cecchignola in Roma, ed ha prestato servizio come ufficiale dell’Esercito presso il 3° Battaglione Logistico di Manovra in Milano, il Distretto Militare di Lecce ed il Battaglione Logistico della Brigata Pinerolo in Bari. Dopo otto anni in servizio permanente effettivo, ha lasciato la carriera militare, dedicandosi alla musica jazz ed al teatro. Attualmente collabora con il Dipartimento di Studi Storici dell’Università del Salento, come esperto di Storia Militare, e dal 2009 è ufficiale commissario del Corpo Militare della Croce Rossa Italiana. Scrive per L’Autiere, organo ufficiale dell’ANAI (Associazione Nazionale Autieri d’Italia), Sallentina Tellus (Rivista dell’Ordine del Santo Sepolcro), per L’Idomeneo (Rivista dell’Associazione di Storia Patria) e per altre testate. Ha già pubblicato Les Enfants de la Patrie. La Rivoluzione Francese ed il Primo Impero vissuti sui campi di battaglia (2007), Il Flagello Militare. L’Arte della Guerra in Giovan Battista Martena, artigliere del XVII secolo (2009), Battaglie e fatti d’arme in Puglia. La regione come teatro di scontro dall’antichità all’età contemporanea (2011), Devoto ad Ippocrate. Rodolfo Foscarini ufficiale medico C.R.I. fra ricerca e grande guerra (2015), Marseglia. Storia di una famiglia attraverso i secoli (2016) per la Edit Santoro, e Attacco a Maruggio. 13 giugno 1637. Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico-sociale europeo (2010) per la Apulus, quest’ultimo insieme al Dott. Tonino Filomena

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