L’intero complesso, inclusi i resti del vecchio maniero ed il giardino, si presenta a pianta quadrangolare. Il prospetto principale del palazzo, invece, si caratterizza per un sontuoso portale su cui troneggia un balcone sorretto da due colonne, mentre le finestre, elegantemente incorniciate, sono disposte a distanza crescente man mano che ci si allontana dal centro, dando l’illusione ottica di una struttura di maggiori dimensioni rispetto a quelle reali. Il palazzo si sviluppa su due piani: il piano terra e quello nobile. La parte superiore è incorniciata da un cordolo sorretto da piccole mensole, mentre sul lato destro di chi guarda vi è un corpo di fabbrica più basso e retroposto rispetto al filo del prospetto, risalente molto probabilmente alla precedente struttura.
Il giardino retrostante, che i viali disegnano con motivi a scacchi, è arricchito da logge in pietra, da un pergolato e, nel centro, da una fontana. In passato nel palazzo vi era un’importante pinacoteca in cui si custodivano opere del Veronese, del Domenichino, del Tintoretto, del Giaquinto, e di rinomati artisti di origine salentina del tempo, in seguito trasferita a Molfetta.
Cosimo Enrico Marseglia