Il 28 e 29 settembre si è tenuto a Roma il primo Congresso del Consiglio Nazionale dei Giovani italiano. Il Consiglio è stato istituito con la legge di bilancio 2019 ed è l’organo consultivo cui è demandata dal Dipartimento per le Politiche Giovanili la rappresentanza dei giovani nell’interlocuzione con le Istituzioni sulle politiche giovanili.
Il Congresso ha visto l’elezione del Consiglio di Presidenza, ovvero del Board del Consiglio Nazionale dei Giovani, in cui è stato eletto il giovane Enrico Pulieri, già noto per la sua esperienza come Presidente del Consiglio degli Studenti e poi Senatore Accademico presso l’Università del Salento, ed infine come Consigliere di Amministrazione presso l’Agenzia regionale del Diritto allo Studio ADISU Puglia. Inoltre, è stata eletta Presidente del Consiglio Maria Cristina Pisani, già Portavoce del Forum Nazionale dei Giovani.
<< Sono davvero orgoglioso di essere stato eletto nel Board del Consiglio Nazionale dei Giovani. Questo incarico rappresenta la coraggiosa sfida di attuare iniziative per spingere i giovani a partecipare al dibattito politico del Paese e non subire passivamente i cambiamenti sociali. >> dichiara Enrico Pulieri.
Il Consiglio ha un ruolo determinante nella definizione delle politiche giovanili, infatti intavola discussioni con il Presidente del Consiglio dei Ministri sulle materie che hanno impatto sulle giovani generazioni, esprime pareri e formula proposte su atti normativi.
«Abbiamo la responsabilità di rappresentare una classe giovanile e studentesca in forte difficoltà: molti giovani rimangono fuori dal percorso di formazione universitaria nel nostro Paese, che continua ancora oggi ad essere tra gli ultimi dei Paesi europei per numero di laureati. Proprio per questo è fondamentale mettere in campo politiche di maggiore finanziamento del sistema del Diritto allo Studio e più in generale di tutto il mondo della Scuola, dell’Università e della Ricerca al fine di ridurre la disoccupazione giovanile e le disuguaglianze economiche e sociali.
Tutto questo però non possiamo affrontarlo solo nella prospettiva nazionale. Nella mia esperienza come membro della Financial Control Commission dell’European Youth Forum, come collaboratore del network UNIMED – Unione delle Università del mediterraneo e come Presidente dell’Associazione giovanile YouthMED – Youth Mediterranean Network, ho compreso l’importanza di sostenere la cooperazione internazionale giovanile nell’intera area Euro-Mediterranea.
Tutto questo sarà possibile attraverso la costruzione di una collaborazione trasversale tra le istituzioni, il mondo della formazione ma soprattutto direttamente con la società civile, per la tutela dei giovani che non hanno avuto la possibilità di inserirsi in un percorso di studio o di lavoro».
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