lunedì 29 Aprile, 2024 - 5:19:00

“Imago Urbis” due giorni intensi per celebrare i 100 anni della fondazione degli Ordini degli Architetti

Si è concluso il primo passo dell’operazione culturale “Imago Urbis”. Un ciclo di conferenze corredate da una mostra, dedicate al tema della Rigenerazione urbana e sociale di Taranto.

Tutto si è svolto nel mondo nascosto degli ipogei della Città Vecchia, in cui si sono alternate le voci della ricerca universitaria, le forze dell’associazionismo locale, le intese tra varie figure tecnico-professionali. Protagonista è stata la “Storia globale”, narrata con passione, partendo dallo spettacolare e dimenticato sistema delle cavità per poi affrontare la Città Vecchia e i quartieri Porta Napoli, Tamburi e Paolo IV, indagandone identità e potenzialità di sviluppo.

Il materiale, di approfondimento, di lettura e proposta progettuale, esposto, è stato minuziosamente curato e prodotto da studenti, con il coordinamento dall’arch. Calogero Montalbano del Dipartimento di Architettura, Costruzione e Design del Politecnico di Bari. Le sue conoscenze ed esperienze sul territorio ionico hanno permesso confronti interdisciplinari e tra diverse generazioni.

«Alla operazione culturale di diffusione della conoscenza delle stratificazioni storiche e alla presa di coscienza delle potenzialità offerte dalle trasformazioni urbane di questi quartieri, abbiamo aderito come Ordine professionale, contribuendo all’azione di partecipazione attiva a cui siamo stati invitati – spiegano dal Consiglio dell’Ordine Architetti Pianificatori Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Taranto – È stato per noi un altro momento per riflettere sul nuovo ruolo che come Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori veniamo chiamati ad assumere e svolgere nella nostra società, come comunità di architetti italiani. Nel calendario del centenario “Cent’anni in Ordine” questo evento di apertura ci ha offerto l’opportunità di affrontare il tema più generale e internazionale legato alle politiche sul futuro di città e territori fondate sulle parole chiave: vivibilità, sostenibilità, resilienza e sicurezza. Con lo slogan “ Futuri sostenibili – Non lasciare indietro nessuno” del Congresso Mondiale degli Architetti, promosso dall’Unione Internazionale Architetti (UIA), tenutosi a Copenaghen i primi giorni di luglio, promoviamo “Imago Urbis”; ne contiene la stessa impronta, sostiene lo sviluppo dei processi di inclusione ed il superamento delle disuguaglianze sociali. Ci induce a ripensare il futuro delle città e dell’ambiente attraverso modelli innovativi da individuare per sviluppare processi sostenibili di rigenerazione urbana e di salvaguardia del territorio, preservando i valori identitari e culturali di ciascuna comunità. Ci auguriamo che anche la Biennale del Mediterraneo di Architettura, Design e Arte Contemporanea, promossa dall’amministrazione tarantina per il 2024 e che fermenta con iniziative sparse (in tempi e spazi mediatici) possa essere occasione vera per “non lasciare indietro nessuno”. I cittadini che si adoperano attraverso il lavoro quotidiano, le associazioni, gli Ordini e altre forme di comunità siano i protagonisti di questo ambizioso traguardo delle Arti, ognuno con il proprio contributo, ancorato alle dinamiche locali e rivolto all’accrescimento continuo della consapevolezza diffusa e delle relazioni salde, entrambi elementi capaci di creare un sano e proficuo sistema intorno al bene pubblico legato alla città di Taranto e al suo territorio circostante. Il nostro territorio, in una chiave ecosostenibile di legame biunivoco tra soggetti – ambiente – patrimonio –paesaggio, si costruisce e si ri-genera attraverso la proiezione di un sistema virtuoso centripeto tra Provincia e Città. Imago Urbis ha aperto il Palinsesto degli eventi culturali programmati dal nostro Ordine per la celebrazione del centenario dalla promulgazione della legge n 1395, del 24 giugno 1923, per la tutela del titolo e dell’esercizio professionale. Seguiranno una serie di iniziative di eccellenza volte alla valorizzazione dell’architettura e che mirano a incentivare la conoscenza della nostra professione».

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La Voce di Maruggio nasce nel 2010 come supplemento de La Voce di Manduria, dal 17 luglio 2012 diventa testata giornalistica grazie ai propri investitori che credono in questo progetto. Giornale free press La Voce di Maruggio, tratta la cronaca, la politica e cultura e sport principalmente della Città di Maruggio.