Nel suggestivo scenario del borgo antico di Maruggio, il Castello dei Commendatori ha ospitato una mostra fotografica che ha saputo coniugare arte, memoria e tradizione. L’evento, curato da Tonino Filomena e Maria Grazia Destratis, ha offerto al pubblico un percorso visivo ed emozionale di grande intensità.
Le immagini esposte hanno raccontato storie e suggestioni, in dialogo con citazioni e riflessioni letterarie. In particolare, il tema della memoria ha assunto un ruolo centrale: la presenza dei nostri avi, il legame con il passato e la consapevolezza che “non c’è futuro senza memoria”, come ricordava Cesare Pavese, hanno fatto da filo conduttore alla serata.
Un simbolo ricorrente, quello di un “topo”, ha saputo sorprendere e incuriosire i visitatori, diventando metafora di umiltà e profondità d’animo.
Alla serata ha preso parte anche la scrittrice e critica letteraria Dina Turco, che ha condiviso con il pubblico riflessioni sull’arte e sulle radici culturali del territorio. L’evento si è trasformato in un vero e proprio viaggio emozionale, arricchito da ricordi personali e momenti di commozione.
Il successo dell’iniziativa conferma ancora una volta il ruolo di Maruggio come custode di tradizioni e memoria collettiva, ma anche come luogo di incontro e di produzione culturale viva e attuale.