martedì 10 Dicembre, 2024 - 5:54:00

Maruggio, salto nella storia: tra mito e leggenda nella rievocazione storica di “Attacco a Maruggio”

Foto: Domenico Semeraro

Nella Puglia del Seicento, circondata dalla solennità delle dimore signorili, prodiga di modelli epici e di trasalimenti aristocratici, di tassiana ispirazione, si celebra la coraggiosa difesa opposta nell’estate del 1637 dal popolo di Maruggio ai pirati turchi, che assalirono quella Commenda Magistrale, allora retta dai Cavalieri di Malta. Ed è questa epopea di fantasmagorici scenari, che scende in piazza, in una commistione di storia e leggenda, spiritualità religiosa e tradizione letteraria, allo scopo di persuadere con diletto, di rievocare, di sublimare le emozioni dello spettatore, attraverso una retorica fatta di gesti e di immagini, nutrita di parole di voci appassionate. Nel segno di una continuità tra passato e presente, l’orgoglio del popolo di Maruggio si trasforma in mirabile presenza scenica, che nel dipanarsi della intricata vicenda, riesce a trasmettere la forza dirompente delle radici identitarie di appartenenza ad un terra meravigliosa, abbracciata da campi verdeggianti di profumate coltivazioni, che dolcemente cingono la cittadina fino al mare di cristallo con dune sabbiose, ricamate dalle preziose essenze della macchia mediterranea.

Da tre anni la comunità di Maruggio ricorda due importanti avvenimenti storici in “Attacco a Maruggio”: l’assalto del 13 giugno del 1637, quando sette navi turche ormeggiarono lungo le coste ioniche, intenzionate a distruggere e saccheggiare le città dell’entroterra e la leggendaria storia di una fanciulla, che fu rapita e deportata ad Algeri, ritornata, dopo quasi cinquant’anni, nella propria terra d’origine tra le braccia del suo antico amore perduto. Attacco a Maruggio: 13 giugno 1637 – Cronaca di una giornata di pirateria turca nel contesto politico – sociale europeo è dalle pagine di questo libro, un piccolo poema di raffinato gusto eroico, frutto dell’estro creativo dello scrittore e storico documentarista Tonino Filomena (coautore Cosimo E. Marseglia), che prendono vita i protagonisti di questo evento, che si eleva a celebrazione della memoria, più che a rievocazione storica, per quanto potente nei suoi toni intensi e profondi, risulti essere la rappresentazione scenica sotto la direzione artistica di Michele Chiego, il suo creatore che ne cura, in maniera eccellente e fortemente sentita, la regia, la sceneggiatura e le musiche.

Secondo la ricostruzione, l’attacco fu premeditato per vendicare le gravi perdite subite dai turchi e inflitte proprio dal Commendatore Naro, a capo dei prodi Cavalieri di Malta della cittadina jonica, mirabilmente interpretato da Antonio Eduardo Favale, che si era distinto per aver catturato diverse imbarcazioni pirata. Lo scontro e l’allontanamento dei pirati turchi, furono resi possibili anche grazie allo slancio e alla temerarietà degli abitanti, armati di attrezzi agricoli e armi di fortuna. I guerrieri, gli amanti, la forza, la prepotenza, il coraggio, il mondo dell’epos incontra quello degli affetti, in una straordinaria fusione tra storia e inventio, che è frutto di una giustapposizione dei piani narrativi, oscillanti in maniera sensibile e fluida, tra il registro epico e quello lirico.

E’ sembrato di vivere un sogno, tanto fosse coinvolgente ed emozionante la riproposizione delle vicende, dipinte con tale dovizia di particolari ed interpretate con toni appassionati. Un viaggio onirico di impatto, quasi un gradevole richiamo alla varietas ariostesca, con quell’intreccio di più fila narrative, ad arricchire il magnifico arazzo composto in Piazza del Popolo. Non vi è dubbio alcuno, che la serata di fine estate abbia contribuito ad avvolgere il pubblico in un’atmosfera di incantevole sospensione dal reale, con un cielo notturno terso e ammantato di stelle, disteso su di un piccolo borgo, scrigno di gioielli architettonici, che impreziosiscono un centro storico di grande pregio.

Foto: redazione La Voce di Maruggio

La terza edizione di “Attacco a Maruggio” è stata promossa dal progetto Radices, realizzato dall’ATS dei Comuni di Carosino, Maruggio, Fragagnano e Monteiasi. L’evento, presentato da Serena Guida, è stato organizzato dal Comune di Maruggio, A.T. Pro Loco Maruggio e Circolo Anspi Emmaus di Maruggio, con la collaborazione di alcune associazioni locali e dell’inconfondibile presenza de “I Cavalieri de li Terre Tarentine”, con media partner “La Voce di Maruggio” e l’APS “Maruggio e Dintorni”. E’ stata la proclamazione vigile, filologicamente corretta, non scontata di quella memoria locale e anche, al di là dello stesso percorso encomiastico, dei valori culturali ed etici di un popolo. E dietro c’è la storia stessa del nostro territorio, nell’intrecciarsi complesso e affascinante di linee storiche e di modelli culturali e religiosi. Questa è la terra jonica, da sempre stata scenario di miti e leggende, conquiste, glorie militari e grandi passioni, che seppur martire delle piaghe dolorose della storia del mezzogiorno, ha sempre mantenuto la dignità e la fierezza per un riscatto morale, nel solco dei valori tradizionali, radicati nell’essenza autentica dello spirito della nostra gente.

Alessandra Basile

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Notizie su Alessandra Basile

Alessandra Basile
Laurea magistrale in Progettazione e Management di sistemi turistici e culturali e triennale in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo, presso l'Università degli Studi "Aldo Moro" di Bari, è presidente della Associazione culturale Programma Cultura, di Taranto, che promuove e valorizza il territorio ionico e regionale, con progetti ed organizzazione di eventi per la divulgazione delle eccellenze del nostro patrimonio culturale. Appassionata di arte, teatro e fotografia, è da anni impegnata nella divulgazione scientifica per la tutela del cielo stellato, dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. Ha al suo attivo importanti esperienze redazionali con testate nazionali e regionali, con cui collabora per raccontare le bellezze artistiche, culturali e paesaggistiche del territorio.

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