Il governo italiano ha deciso, depositando nel mese di giugno a Bruxelles una richiesta formale, di mantenere intatta la situazione attuale, senza variazioni. Tutto quindi rimarrà inalterato, scegliendo di continuare con sei mesi di ora solare e sei mesi di ora legale
I motivi principali di questa scelta sono essenzialmente basati sul risparmio energetico e quindi economici, ecco perché i Paesi dell’Europa del Sud (come l’Italia) sono a favore del doppio fuso orario in vigore adesso, perché questo fa guadagnare un’ora di luce nel periodo estivo e ne fa recuperare un’altra nelle mattine invernali. Al contrario, i Paesi del Nord Europa sono contro l’ora legale perché da loro in estate fa buio più tardi e conseguentemente non hanno bisogno di spostare le lancette in avanti per risparmiare sulle bollette.