giovedì 02 Maggio, 2024 - 22:55:54

Portici d’Estate: Un Epilogo Incantevole tra Moda e Spettacolo

Si è conclusa, ma continuerà a brillare nella memoria collettiva: Portici d’Estate, la manifestazione che ha trasformato la Puglia in un palcoscenico scintillante di moda e spettacolo.

Trent’anni di storia, iniziati nel 1992 a Martina Franca, si sono chiusi in una delle edizioni più memorabili davanti ad un pubblico emozionato e consapevole del grande evento al quale ha assistito in una kermesse durata tre giorni nell’Estate di San Martino.

Antonio Rubino, giornalista e organizzatore visionario, ha saputo con questa manifestazione è riuscito a trasformare i portici di Martina Franca e la moda pugliese in icone di eleganza e creatività. Capispalla, abiti da sposa, creazioni da cerimonia: ogni tessuto, ogni taglio, ha raccontato una storia, quella di un territorio ricco di talento e passione.

Non solo moda, ma anche cinema e musica. Grandi nomi come Giancarlo Giannini, Carlo Verdone, Giorgia, e molti altri hanno calcato i palchi di Martina Franca, Taranto, Margherita di Savoia, e persino Roma. Ogni evento, un mosaico di emozioni, un incontro tra stelle e stili.

Portici d’Estate ha sempre abbracciato la bellezza delle piazze pugliesi, creando spazi all’aperto dove arte e natura dialogavano in armonia. Un’esperienza sensoriale che ha coinvolto non solo gli spettatori ma l’intera comunità.

Quest’anno, l’addio si è consumato nel prestigioso Teatro Nuovo di Martina Franca. Tre serate, dal 10 al 12 novembre, hanno visto alternarsi sul palco talenti come Renzo Rubino, Ronnie Jones, Paolo Ruffini, Alberto Profeta, Roberta Faccani, Memo Remigi, Giancarlo Carroccia e ospiti d’eccezione come Maria Grazia Cucinotta.

Il premio Valle d’Itria è stato un riconoscimento alle imprese pugliesi hanno celebrato l’eccellenza e l’innovazione.

La chiusura di Portici d’Estate non è solo un addio, ma un tributo a un percorso che ha elevato Martina Franca e la Puglia a simboli di bellezza e cultura. Un successo che ha lasciato un senso di nostalgia ma anche di orgoglio per aver portato la Puglia sotto i riflettori internazionali.

Portici d’Estate chiude i battenti, ma il suo eco risuonerà ancora, nelle strade di Martina Franca, nei tessuti dei suoi stilisti, nella voce dei suoi artisti. Un evento che ha trascinato la Puglia in un vortice di bellezza, lasciando un’impronta indelebile nella storia della moda e dello spettacolo.

L’ultima volta di Portici d’Estate: Dichiarazione di Antonio Rubino

Una dichiarazione emozionante, di Antonio Rubino, l’ideatore e organizzatore di Portici d’Estate, all’indomani della conclusione dell’evento che per oltre tre decenni ha rappresentato un pilastro della moda e della cultura in Puglia.
Rubino ha ricordato con affetto l’inizio di Portici d’Estate nel 1992 a Martina Franca, un luogo che da un semplice porticato poco noto oggi si è trasformato in un set cinematografico ambito. L’evento era nato con l’intento di promuovere la moda prodotta in Puglia, un territorio allora ricco di laboratori artigianali e aziende di confezione, specializzate in capispalla, abiti da sposa e da cerimonia.

Con una nota di malinconia, Rubino ha osservato come molti di questi laboratori, un tempo fiorenti, siano scomparsi, vittime di una gestione non all’altezza dell’eredità ricevuta.

Portici d’Estate era è riuscita a trasformare molti di quei piccoli laboratori di trent’anni fa in marchi riconosciuti a livello nazionale e internazionale, anche grazie al Concorso Giovani Stilisti, premio città di Martina Franca.
Rubino ha evidenziato come, oggi, grandi marchi internazionali come Dolce & Gabbana e Dior utilizzino le bellezze della Puglia per i loro eventi, mentre quelle poche imprese locali che vorrebbero imitare i grandi brand, sembrano aver perso la capacità di coniugare stile e territorio, limitandosi a piccoli eventi poco incisivi per pochi intimi in sperdute masserie, spesso finanziati da enti pubblici.

La decisione di concludere Portici d’Estate è stata presa con la consapevolezza di chiudere un capitolo significativo, ma anche con l’apertura verso nuove possibilità. Antonio Rubino ha espresso il desiderio di esplorare eventi innovativi, magari oltre i confini italiani, pur sottolineando che con Martina Franca, un luogo che ama profondamente, la storia di Portici d’Estate è giunta al termine.

Interessante è stata la menzione di tre “Rubino” – Antonio, Laura e Renzo – che simboleggiano la continuità generazionale di chi ha contribuito alla comunicazione e all’organizzazione dell’evento, evidenziando una passione e un impegno familiare che ha attraversato gli anni.

Nonostante la fine di Portici d’Estate, il legato lasciato da Antonio Rubino e dalla sua squadra continuerà a influenzare la moda e la cultura in Puglia. La loro storia è un esempio di come la passione e la creatività possano trasformare un semplice evento in un fenomeno culturale di grande rilevanza.

 

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