venerdì 06 Dicembre, 2024 - 11:58:01

Quando noi eravamo “gretini”

La Greta, quella ragazzina svedese inventata dalla rete telematica mondiale a cui è stata rubata l’infanzia dalla “società dei consumi”, è riuscita non a commuovermi ma a riportarmi indietro fino ad aver raggiunto la mia “società dei consumi”, quella della mia infanzia, quella dei miei anni ‘50. Beata memoria, la mia memoria.

Il vero problema è che la mia “società dei consumi”, quella del mio ieri, non è quella di oggi, quella della Greta e dei suoi “gretini”. Sono cambiati i modelli di riferimento. Quella di ieri era una società comunitaria a dimensione umana e paesana, quella di oggi è una società globale a dimensione mondiale che “considera gli uomini non più come cittadini o persone ma come utenti, clienti, consumatori sfrenati di un mondo globale”. Ieri il “potere” su di noi fanciulli veniva esercitato dai nostri papà, oggi invece viene esercitato dai mondialisti, che sono dei perfetti sconosciuti, oltre che degli usurai.

Sono stato ragazzino anch’io come la Greta. Sono vissuto anch’io nella “civiltà dei consumi”. Erano i primi anni ’50 e noi bambini eravamo dei voraci consumatori. Consumavamo di tutto, fino in fondo: gli abiti li consumavamo fino all’ultimo filamento di stoffa, le scarpe fino all’ultima particella di suola, il pane fino all’ultima briciola. Infatti il piccìddàtu (pane di 2 Kg.) doveva soddisfare il bisogno alimentare dell’intera famiglia, almeno per una settimana. Nulla si distruggeva, ma tutto si trasformava. Il lungo cappotto, anche se consunto, durava fino a quando non passava dal padre al figlio. Il vistoso buco comparso sotto o sopra la scarpa veniva “coperto” con un pezzo di suola dal calzolaio del paese. L’alimentazione era dietetica (non perché obesi ma poveri). La carne si mangiava solo di domenica. Il vino veniva prodotto in casa e l’acqua prelevata dalle fontanine pubbliche su cui è ancora impresso il Fascio del duce. Nei mesi di calura, in assenza di frigorifero”, si consumava la “neve” (grossi pezzi di ghiaccio) acquistata al prezzo di 1 soldo (= 5 centesimi di lire). Nei mesi di freddo, in assenza di riscaldamento artificiale (non per non surriscaldare il globo) si consumava la legna per ardere e ci si riscaldava i piedini con la borsa dell’acqua calda. L’acquisto dei beni alimentari e quelli di primissima necessità (naturalmente non di marca) avveniva per il tramite della triste “libretta nera” sulle cui pagine la nostra fornitrice (la Pia di la Estri) annotava il debito che il mio papà doveva estinguere con la triste paga di contadino entro fine settimana (sabato sera).

Al mattino l’alimentazione di noi bambini (che non eravamo per niente “gretini”) consisteva in un tazzone di latte caldo munto al punto giusto dalle due giovani vacche di Peppino lu lattaru (il lattaio del paese).

Noi ragazzini eravamo sporchi non per ignoranza ma per indigenza. Giocavamo con i pidocchi che si annidano tra i capelli e con le mosche che non le uccidevi neppure con il flit. Giocavamo pisciando con naturalezza lungo le vie buie del paese (erano buie non per difendere il pianeta ma per evitare il debito pubblico a venire). Tutto ciò non per spirito di ribellione anni ante marcia ’68 o anno 2019-gretino, incuria o distrazione ma perché era la nostra società, costruita dai nostri papà ritornati dal fronte di una guerra mondiale, dalla quale sono nati quei valori che hanno condizionato la nostra vita e le relazioni con le persone a noi care: Amore, Fedeltà, Onore, Fratellanza, Dignità, Umiltà.

A proposito, nessuno ha mai tentato di rubare la mia infanzia. Forse perché ho vissuto in una società migliore rispetto a quella in cui vivo oggi.

Tonino Filomena

 

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Notizie su Tonino Filomena

Tonino Filomena
Antonio Paolo Filomena (detto Tonino), è nato e vive a Maruggio (Taranto). Scrittore e storico. Ha conseguito la laurea in Scienze Politiche e Master in Finanza e Contabilità degli Enti Locali. Già Dirigente Area Affari Generali del Comune di Maruggio (Ta) e Funzionario Giudiziario Tribunale Taranto - Ufficio Giudice di Pace di Manduria (Ta). Già Segretario-tesoriere del Comitato nazionale per la tutela e valorizzazione della lingua e dei patrimoni culturali delle minoranze etnico-linguistiche in Italia (2004-2007) e del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Sandro Penna (2006-2008). Organizzatore di eventi culturali, coordinatore e relatore di numerosi convegni di studio e Premi Nazionali alla Cultura, per il cui impegno ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra i quali il Premio Letterario Nazionale Saturo d'Argento per la storia locale e la medaglia al merito conferita dal Centro Studi Melitensi del Sovrano Militare Ordine di Malta. E' Presidente regionale (Sez. Puglia) del Sindacato Libero Scrittori Italiani. Membro della Società di Storia Patria per la Puglia (Sez. Taranto). Testimonial del Comitato Nazionale Tecnico Scientifico “No Lombroso” di Torino. Componente del Comitato nazionale per le celebrazioni del centenario della nascita di Manlio Sgalambro. Ha pubblicato: Sindacalismo Fascista (2000). Maruggesi nel primo Novecento (2001). Il relitto della Madonnina (2004). Guida a Maruggio dentro e oltre la storia (2006). Paese nostro povero ma bello (2009). Attacco a Maruggio 13 giugno 1637 (2010). Gli occhi della memoria (2011). Nel ventre della Balena Bianca (2012). Così parlò Bilbo (2013). Il soldato contadino (2015). L’infanzia perduta (2018). Il canto della nostalgia (2020). La bellezza dell'attimo (2021). Memorie di un Topo di Fogna (2023). Suoi contributi in: Maruggio nel solco dei secoli: il medioevo di Av. Vv. (1997). Marcello Gigante il sentimento della grecità e il Mediterraneo di Aa.Vv. (2003). San Francesco di Paola di P. Bruni (2003). Oltre la foresta – L’estetica della politica di P. Bruni (2005). Etnie – Popoli e civiltà tra culture e tradizioni di Aa.Vv. (2005). I calabro-greci. Chi sono? di Aa.Vv. (2005). Scanderbeg tra letteratura e radici mediterranee di Aa.Vv. (2006). Sui passi della Magna Grecia di Aa.Vv. (2006). Maschere sotto la luna, J. Contijoch di N. De Giovanni (2006). Un Bene Culturale per Comunità di Aa.Vv. (2006). D’una o dell’altra riva di questo mare di Aa.Vv. (2006). L’inquietudine del vivere di Aa.Vv. (2007). Solo uno sguardo io vidi… di Aa.Vv. (2007). Maruggio: la tua Terra, il tuo mare (2007). Oltre l’incompiuto – Letteratura e Risorgimento per una nuova idea d’Italia di Aa.Vv. (2011). Alessandro Manzoni – La tradizione in viaggio di Aa. Vv. (2023). Suoi interventi su: Rai1, Rai2, Rai Puglia e testate giornalistiche nazionali.

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