giovedì 28 Marzo, 2024 - 17:36:44

Martina Franca, commando affronta connazionale per ragioni economiche e tenta di ucciderlo. 

SELIMAJ AltinNella tarda serata di ieri la Compagnia Carabinieri di Martina Franca ha tratto in arresto in flagranza di reato i fratelli SELIMAJ Gerti di anni 40 e SELIMAJ Altin di anni 38, entrambi con precedenti di Polizia, di nazionalità albanese, ritenuti responsabili di tentato omicidio e porto illegale di arma bianca.
Drammatiche le fasi che hanno preceduto la loro cattura: infatti, nel pomeriggio precedente, giungeva sull’utenza “112” della locale Compagnia Carabinieri la segnalazione di un uomo a terra, con evidenti ferite da arma da taglio e una violenta emorragia in atto. La segnalazione dell’accoltellamento del 26enne albanese, disoccupato e incensurato, però, nulla diceva in merito agli autori, immediatamente fuggiti dopo il grave fatto di sangue. Fatta convergere una pattuglia sul luogo dell’accoltellamento, peraltro una centralissima area di servizio della cittadina della Valle d’Itria, i militari constatavano immediatamente la gravità della situazione.
Il giovane, in gravi condizioni e incapace di fornire alcun dettaglio circa gli aggressori, risultava attinto da una profonda ferita lacero contusa sul fianco destro e per questo veniva trasportato presso il locale Ospedale e sottoposto ad un delicato intervento chirurgico. Mentre il personale sanitario si occupava del malcapitato, gli investigatori dell’Arma avviavano serrate indagini che partivano dalle tremende immagini registrate dall’impianto di videosorveglianza: purtroppo, a parte le fasi iniziali dell’aggressione, in cui i due fratelli si erano avventati sul 26enne sopraffacendolo in brevissimo tempo, erano desumibili pochissimi dettagli utili ad identificare gli aggressori. SELIMAJ GertiIn ogni caso, incrociando le scarne testimonianze dei presenti e, in aggiunta, alcuni dettagli costruttivi relativi a tutti gli autoveicoli presenti al momento dell’aggressione, i militari della Compagnia Carabinieri di Martina Franca riuscivano, tassello dopo tassello, a giungere all’identità dei due responsabili.
In pochissime ore un imponente dispositivo veniva articolato per rintracciare i due fratelli che, ovviamente, nel frattempo si erano resi irrintracciabili non solo presso le loro abitazioni, ma anche presso i luoghi abitualmente frequentati. In ogni caso le ricerche, condotte ininterrottamente, permettevano, nella tarda serata, di rintracciare prima uno e poi il secondo mentre vagavano senza meta per la città. Sottoposti ad accertamenti urgenti e perquisite le loro abitazioni, venivano raccolti, infine, ulteriori elementi decisivi che portavano gli uomini dell’Arma a dichiararli in arresto in quanto ritenuti responsabili dell’accoltellamento del 26enne nel frattempo ancora sotto i ferri.
I due, al termine delle formalità di rito, venivano condotti presso la Casa Circondariale di Taranto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, mentre il giovane accoltellato, invece, resta tuttora ricoverato in prognosi riservata.

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