venerdì 29 Marzo, 2024 - 0:31:59

Futuro Arcaico Fest 2022. Seconda edizione del festival multidisciplinare su folklore, riti e tradizioni popolari. 13-15 maggio 2022 – Melpignano, Lecce, Taranto

“Si può dire che finora il folclore sia stato studiato prevalentemente come elemento pittoresco. Occorrerebbe studiarlo invece come concezione del mondo e della vita”.

Antonio Gramsci

“Tempo presente e tempo passato sono forse entrambi presenti nel tempo futuro e il tempo futuro è contenuto nel tempo passato”.

T.S. Eliot

 

Mostre di fotografia, illustrazioni, musica dal vivo, performance. In Puglia arriva la seconda edizione di Futuro Arcaico Fest, il festival nazionale e multidisciplinare su folklore, riti e tradizioni popolari organizzato da Folklore Elettrico e che, dal 13 al 15 maggio si terrà a Melpignano, Lecce e Taranto.

Dopo il grande successo della prima edizione, svoltasi a Bari la scorsa estate grazie ai contributi di più di 40 artisti provenienti da tutta Italia, quest’anno il festival si sposta a conferma della sua stessa natura apolide. Al centro, ancora una volta, le espressioni artistiche che rinnovano la visione della cultura popolare, rituale, magica e orale del nostro paese, da sud a nord, attraverso i linguaggi di fotografia, video, suono, illustrazione, mixed media e installazione.

Un’edizione rinnovata e, per quest’anno, totalmente indipendente, con un programma che spazia dalle mostre di fotografia e illustrazione ai live set. Un racconto del folklore che parte dalla tradizione e trova massima espressione nella ricerca artistica.

Si parte venerdì 13 maggio da Melpignano dove, ad aprire il festival sarà l’opening della mostra diffusa, “Il Filo Rosso – L’Autre Portrait a Melpignano”, di Miriam Colognesi, realizzata in collaborazione con lo stesso Comune di Melpignano e divisa tra Palazzo Marchesale e le principali strade del centro storico. L’artista, italiana ma di base a Barcellona, ha partecipato lo scorso aprile ad una residenza d’artista durante la quale – partendo dall’analisi degli archivi fotografici e documentaristici dello storico-archivista Pantaleo Palma, autore nel 2005 di ‘Melpignano – Tra Oriente e Occidente’ – ha ricercato documenti e atti storici per ricostruire, insieme alla comunità, eventi e storie di cui mantenere memoria nel tempo. Risultato della ricerca sono dieci elaborati, frutto della trasformazione di file d’archivio (foto d’epoca, lastre, documenti e lettere) in opere uniche che raccontano il tempo e l’identità del luogo. L’Autre Portrait è un progetto iniziato da Miriam Colognesi nel 2018 e che ha già interessato le comunità montane valdostane di Émarese, Erésaz, Ravet, Chassan e Sommarèse (Centre d’études Abbé Trèves) e la cittadina spagnola di El Masnou (Barcellona).

La presentazione di ‘Il Filo Rosso – L’Autre Portrait a Melpignano’ si terrà alle 18:30 nell’atrio di Palazzo Marchesale Castriota-Scanderberg. Interverranno il Sindaco di Melpignano, Valentina Avantaggiato, lo storico Pantaleo Palma e gli organizzatori di Futuro Arcaico Fest, Jime Ghirlandi e Marco Malasomma. Al termine della presentazione, il pubblico sarà condotto nella visita della mostra diffusa e a seguire, alle 20:30, all’interno del Palazzo Marchesale si terrà il concerto dei Kalàscima, gruppo composto da musicisti cresciuti insieme a suon di Taranta e che oggi reinventano queste sonorità con un mix di elettronica, beat lisergici, melodie originali e atmosfere folk. I brani sono cantati in dialetto salentino, inglese e griko.

Sabato 14 maggio Futuro Arcaico si sposta, invece, alle Manifatture Knos di Lecce, grande centro culturale della città, che ospiterà a partire dalle ore 20.00 alcune live performance di musica elettronica (MaiMaiMai), folk contemporanea (Folklore Elettrico Orchestra) e dai ritmi percussivi primordiali (Peppe Leone). Ad accompagnare la musica, saranno le immagini fotografiche di Salento Death Valley, dedicate alla quotidianità salentina.

La serata sarà aperta da un talk a cura della giornalista e filologa Lara Gigante e di Futuro Arcaico: durante il dibattito sarà approfondito il rapporto tra arte e narrazione territoriale, secondo nuovi punti di vista e prospettive restituiti dalla comunità e dal territorio.

Domenica 15 maggio sarà la volta di Taranto, dove alle ore 18:00 presso Salotto Elettronico, nel Mercato Nuovo, uno degli spazi culturali tra i più vivi della città, si terrà la grande festa di chiusura della seconda edizione del festival: ospite della serata sarà Simona Zamboli, una degli artisti più interessanti della nuova scena elettronica italiana.

In chiusura di serata, si terrà l’esibizione dei producers e dj di Salotto Elettronico, format domenicale di casa a Mercato Nuovo. Domenica 15 maggio sarà anche l’ultima giornata di apertura della mostra di illustrazione dell’artista tarantino Giove (Giovanni Forleo), dedicata alla sua città natale, inaugurata l’8 maggio in occasione dell’evento di Preview del festival.

PROGRAMMA COMPLETO Futuro Arcaico Fest 2022

ì @

ore 18:30 — 21:30

@ Palazzo Marchesale

❛Il Filo Rosso, L’Autre Portrait a Melpignano❜ di Miriam Colognesi

Mostra diffusa realizzata con materiali d’archivio (fotografie, atti e documenti d’epoca provenienti dagli archivi cittadini)

➽ Incontro di inaugurazione mostra (18:30—19:30)

Intervengono:

il Sindaco Valentina Avantaggiato, Pantaleo Palma (archivista e storico),

Marco Malasomma e Jime Ghirlandi (Futuro Arcaico)

➽ Visita alle opere (19.30—20:30)

Percorso Palazzo Marchesale, via Castello/via Roma, P.zza S.Giorgio

➽ Kalàscima (live performance)

(20:30—21:30)

✺ Ingresso gratuito

Evento realizzato in collaborazione con il Comune di Melpignano

Palazzo Marchesale

via Roma 19, Melpignano

https://goo.gl/maps/fGBcsWBgfDnA57kb7

 

@

ore 20:00 — 24:00

@ Manifatture Knos

➽ SalentoDeathValley

(esposizione fotografia)

➽ Talk ❛Arte e identità territoriale❜

Intervengono Lara Gigante, Futuro Arcaico e altri (TBA)

➽ Magic Tambourine

spettacolo del percussionista Peppe Leone

➽ Folklore Elettrico Orchestra

(live performance)

(Marco Malasomma, Peppe Leone, Giovanni Chirico, Giorgio Distante, Domenico Saccente)

 

➽ Mai Mai Mai

(live performance)

✺ Ingresso con contributo libero

Manifatture Knos

via Vecchia Frigole 36, Lecce

https://goo.gl/maps/sw4aM9eQUGRLdNsh9

 

@

ore 18:00 — 24:00

Salotto Elettronico

@ Mercato Nuovo

➽ Giove

(esposizione illustrazione, closing)

➽ Simona Zamboli (live performance)

➽ more TBA

✺ Ingresso gratuito con tessera Arci

Mercato Nuovo

via Mercato Nuovo 30, Taranto

https://g.page/mercatonuovotaranto?share

 

Biografie artisti

MIRIAM COLOGNESI

Dopo il diploma di laurea in pittura presso l’Accademia Albertina di Belle Arti di Torino vive e lavora per anni tra Milano e Roma fino al totale abbandono delle città che la porterà a trasferirsi in un piccolo villaggio di alta montagna, in Valle d’Aosta, dove si dedicherà alla fotografia indirizzando la sua ricerca all’autoscatto e la relazione tra umano e natura. Le immagini ottenute sono realizzate in totale solitudine, dopo un attento studio del territorio, in luoghi solitamente impervi e distanti da spazi antropizzati: ghiacciai, pareti verticali, orridi e boschi. Di questo periodo sono le mostre sul tema del paesaggio e dell’autoritratto in vari musei e gallerie nazionali ed internazionali. I lavori fanno parte del Museo dell’autoritratto fotografico di Senigallia, del Museo Nori Dè Nobili e di collezioni private. L’esperienza dell’isolamento si protrae per quasi dieci anni dopo di che con il progetto Autoritratti al Museo, che coinvolge i più importanti musei del Piemonte, Valle D’Aosta e il Palazzo ducale di Mantova, l’interesse si sposta sulle nuove forme di auto-rappresentazione in relazione all’arte. Da qui nascono i numerosi workshop in importanti musei d’arte antica, moderna e contemporanea e varie mostre in spazi pubblici. Il progetto viene esportato in Austria e Spagna interrotto temporaneamente a causa dell’emergenza sanitaria. Nella primavera del 2018 nasce “LO FI ROS, traduzione francoprovenzale de “il filo rosso”, un progetto “nomade” di ricerca che nasce in Valle d’Aosta dove la parola rosso a seconda delle aree geografiche diventa: rodzo, rodzou, ros, rous, rozo; varianti fonetiche relative a stadi linguistici differenti e successivi che lessicalizzano (ovvero gli danno un nome) il medesimo colore. Le tracce delle varie epoche si rinvengono in tutta la cultura alpina, dalla lingua all’architettura, dalle incisioni rupestri alla fotografia. Da queste considerazioni nasce LO FI ROS, un progetto a largo spettro che partendo da territori considerati “laterali”, ovvero non del tutto raggiunti dai modelli imposti dalla cultura dominante e pertanto conservativi di livelli culturali precedenti, vuole suggerire confronti e riflessioni sulle dinamiche del mondo contemporaneo. Il primo appuntamento si è tenuto nel Comune di Emarese Valle D’Aosta(17/18/19 maggio 2019) in questa occasione il focus è stato posto sull’immagine pittorica e fotografica.

http://www.miriamcolognesi.com/

SIMONA ZAMBOLI

Simona Zamboli è nata ad Albano Laziale, ma cresce a Salerno. Lavora come un ingegnere del suono di post produzione ed è una musicista di elettronica di base a Milano. I suoi lavori da solista utilizzano una combinazione di sintesi analogica ed elaborazione digitale tramite computer music, giocando liberamente in schemi ripetitivi, ma liberi, caotici, rumorosi e interrotti. Ha prodotto un album minimal techno per Silent Method Records chiamato Hyber Nation (2020) e nel 2021 pubblica con Mille Plateaux un album chiamato “Ethernity”(in uscita il 20 marzo). Il progetto ‘L’attaccatura’ vuole essere suono dell’atto magico e del ricordo dell’infanzia dell’artista in Campania. Il progetto crea un dialogo tra il rito (visto come credenza) e la superstizione.

SALENTO DEATH VALLEY

Gabriele Albergo, classe 1981, nato in provincia di Lecce.

Figlio d’arte, frequenta lo studio fotografico del padre fin dall’infanzia, ma inizia a scattare superati i 30 anni e viene in pochissimo tempo assorbito dal mezzo. La sua tendenza all’osservazione e a perdersi nel circostante, lo porta ad avere un approccio ironico e dissacrante nei confronti del proprio territorio che lo ospita da sempre. Affascinato dall’errore che sovverte, dai perenni squilibri tipici del territorio cerca di raccontare tutto ciò che in qualche modo esiste ma è lontano dai riflettori che mai come adesso sono puntati sul Salento. Lavora come fotografo free lance in ambito commerciale e di reportage. Nell’agosto 2120 produce un editoriale di 12 pagine pubblicato su D-Repubblica. Ha partecipato a numerose collettive e personali sul territorio pugliese.

KALàSCIMA

Sei amici del profondo Salento, cresciuti insieme suonando e cantando le melodie e i ritmi ipnotici del magico rituale della Taranta, reinventano la tradizione con un mix di elettronica, beat lisergici, melodie originali e atmosfere folk delle proprie origini: dialetto salentino, inglese e griko creano un ponte immaginario tra la musica pugliese e la scena internazionale. Catapultati sulla scena world internazionale, hanno suonato in importanti Festival internazionali con un live in cui strumenti tradizionali si affiancano a quelli moderni ed elettronici.

https://www.kalascima.it/it/

GIOVE (Giovanni Forleo)

Giovanni Forleo, conosciuto come Giove, è un illustratore e graphic designer nato a Taranto nel 1987. Nel 2009 decide di trasferirsi in quel di Urbino dove si iscrive presso l’Accademia di Belle Arti, indirizzo Grafica d’arte, per poi proseguire il suo percorso di studi presso l’ISIA nella stessa città, qui frequenta il biennio di Illustrazione. Ha lavorato per molti studi grafici e come freelance per varie riviste come Vice, Noisey e altre. Membro del collettivo Risograph, Patate e Cozze con cui collabora ancora oggi. Vive isolato circondato da piante, alberi, mare e cagnolini. Oltre a fare disegnini suona la batteria e altri strumenti di varia natura nel suo duo musicale in una villetta abbandonata nella campagna pugliese.

FOLKLORE ELETTRICO ORCHESTRA

Folklore Elettrico è uno studio di progettazione creativa formato dal sound artist Marco Malasomma e la visual artist Jime Ghirlandi. Il focus del progetto è Tramandare, passare di generazione in generazione il sapere popolare, il folklore, la ricchezza e l’humus culturale e identitario di una comunità. Dopo aver presentato numerose performance audio/video all’interno di prestigiosi festivals e rassegne, Folklore Elettrico decide di creare un ensamble in continua evoluzione. Nasce cosi FOLKLORE ELETTRICO ORCHESTRA, progetto che unisce musicisti dal diverso background, ma accomunati dalla dimensione della ricerca sonora unita alla tradizione. I suoni elettronici e la batteria di Marco Malasomma incontra ai suoni di Peppe Leone(percussioni), Domenico Saccente(fisarmonica), Giovanni Chirico(sassofoni) e Giorgio Distante (tuba &tromba). Il suono proposto è una naturale fusione tra la dimensione di ricerca coltivata dai singoli musicisti, e un orecchio attento ai suoni del Sud, con particolare riferimento al repertorio bandistico. La morte e la rinascita diventando fulcro concettuale del progetto, che prende il nome di ‘FESTA!’

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